Anagram Reloaded

Questa è la mia prima collaborazione con l’ottimo musico e pianista romano Gian Marco La Serra: cinque brani originariamente concepiti per pianoforte solo, rivisti ed arricchiti con un bel quartetto d’archi.

La parte per me interessante di questo lavoro è l’aspetto del dialogo reciproco fra gli strumenti, del “sapersi ascoltare” a vicenda senza prevaricazioni.

Questo giuoco di eterna ricerca di equilibrio è forse uno dei condimenti dell’attivita compositiva, uno degli elementi che la rende così interessante… in un certo senso crea dipendenza, ma senza troppi strascichi se non talvolta delle simpatiche occhiaie alla Bela Lugosi.

vi farò sputare sangue

Oh, quasi dimenticavo… collegato a questo album, o meglio all’album originale c’è un bell’indovinello ideato da Gian Marco, con in palio la sua e la mia discografia completa in formato ad alta risoluzione.

Come funziona il giochino? Bene, prendiamo i titoli originali dei brani:

  • Intro
  • Op. 0
  • Bathed Roots
  • Fade
  • End

Utilizzando tutte le lettere che compongono i titoli, bisogna comporre una frase di senso compiuto, in inglese. Insomma, un’anagramma – altrimenti che senso avrebbe il titolo dell’album?

Gian Marco ci suggerisce (ebbene, non conosco nemmeno io la soluzione…) che si tratta di un’esortazione.

Chi riuscirà a risolvere l’enigma?